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Spettrofotometria: un caso studio nel settore food

Scritto da Endress+Hauser | 13/10/2021

Qual è l’impiego reale dei fotometri da processo nell’industria del settore alimentare, e quali sono le potenzialità nelle analisi chimiche industriali?

Questo articolo ha per oggetto una prova di fattibilità, per contaminazione da prodotto lattiero caseario in acqua, con spettrofotometri e trasmettitori di misura di Endress+Hauser. 

 

 

Fotometria: il caso studio

Il cliente è un’azienda dell’industria alimentare che lavora su tre principali aree produttive: burro, formaggio fuso e spremute.
La necessità è quella di controllare l’uscita di due unità di trattamento termico e di una derivante da un estrattore a freddo. Gli scarichi verranno convogliati all’interno di un eventuale serbatoio polmone, avente un’unica uscita con probabile valvola a tre vie (in fase di realizzazione).
Il ramo produttivo è quello inerente al lattiero caseario e nello specifico era necessario determinare in continuo una eventuale contaminazione derivante da prodotto latte all’interno dell’acqua. Una soglia di intervento discriminerà se il prodotto in uscita potrà essere re-utilizzato o deviato verso l’impianto di trattamento dei reflui. 

 

Strumenti utilizzati

Fotometri da processo: l’esecuzione della prova 

Abbiamo testato differenti campioni partendo da un’acqua di processo industriale “pulita” fino ad arrivare ad un campione con una elevata concentrazione di inquinante (prodotto lattiero caseario).

Liquiline, di Endress+Hauser 

 

Le prove eseguite in laboratorio attraverso inserimento diretto del sensore di misura fotometrico all’interno dei backer con i differenti campioni. Al termine della fase di riscaldamento (15’ circa) è stata eseguita una taratura di zero tramite acqua di acqua di processo industriale e taratura di pendenza a 2 AU tramite filtro ottico certificato NIST. 

A questo punto è iniziata la fase di test di fattibilità partendo dal campione limpido fino al campione definito torbido od opalescente. Al termine delle misurazioni è stato preso il campione 1 con minore opalescenza ed è stata eseguita una diluizione al 50% circa con acqua di processo pulita, per verificare la linearità di misura, a seguire una successiva ulteriore diluizione sempre per la stessa motivazione. 

I campioni sono stati portati presso il laboratorio Endress+Hauser per una successiva verifica del valore di torbidità. In questo modo è possibile eseguire un grafico di correlazione tra valori di assorbimento di luce (AU) e relativo valore di Torbidità (FNU). 


 

In conclusione, il sensore di misura fotometrico ha dato un ottimo risultato in termini di stabilità di misura e linearità. Si raccomanda una installazione in linea o direttamente in serbatoio su parete laterale. 

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