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Analisi chimiche dei liquidi: i casi applicativi

15/02/2020 da Endress+Hauser, pubblicato in Misure qualitative liquidi

Analisi chimiche dei liquidi: i casi applicativi

Posted by Endress+Hauser on 15/02/2020

Protezione ambientale, qualità costante del prodotto, ottimizzazione dei processi e sicurezza: solo alcuni dei motivi per cui l'analisi dei liquidi sta diventando sempre più essenziale.

Liquidi come acqua, bevande, latticini, prodotti chimici e farmaceutici devono essere analizzati giorno dopo giorno: un compito quotidiano per soddisfare i severi regolamenti GxP e gli obiettivi di produttività durante il ciclo di vita del prodotto.

Con Endress+Hauser puoi contare non solo su strumenti di eccellenza, progettati secondo i più elevati standard di settore, ma anche su input tecnici di altissima qualità e su team di assistenza con grande esperienza.

In questo articolo presenteremo alcuni casi applicativi di successo per diversi settori industriali. Scopri come i prodotti e il know how di Endress+Hauser hanno portato le imprese al raggiungimento dei propri obiettivi. Clicca sul bottone qui sotto per scaricare tutti i casi applicativi! 

 

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La taratura di misuratori di pH in laboratorio

Il cliente

Una nota società di prodotti per la cura della persona, ha scelto di utilizzare la tecnologia Memosens digitale di Endress+Hauser per garantire la massima disponibilità dei propri strumenti di misura.

Nello stabilimento dell’Azienda in Germania, si lavora su tre turni nell'arco delle 24 ore, cinque giorni alla settimana.

 

Le caratteristiche dell'assortimento di prodotti consentono di produrre in continuo: per questo, l'elevata disponibilità dei sistemi e dei macchinari è particolarmente importante. Lo stabilimento chiude solo una volta all'anno, per un periodo di varie settimane, per permettere lo svolgimento di attività di manutenzione e taratura, durante le quali i misuratori - che di norma sono permanentemente installati nei sistemi - vengono messi fuori servizio, testati e tarati.

 

La sfida

Lo stabilimento ha una procedura speciale per gestire i punti di misura del pH impiegati per la produzione e il trattamento delle acque di scarico. Le interazioni con i fluidi di processo determinano una contaminazione generale dei sensori di pH. Le apparecchiature di misura devono quindi essere ispezionate e sostituite con regolarità, il che comporta costi notevoli. In passato, i sensori di pH venivano sostituiti allo scadere di un determinato periodo di tempo. Questi sensori erano di tipo analogico, pertanto non era possibile tenere uno stock di sensori pretarati da sostituire velocemente.

 

La soluzione

Endress+Hauser ha proposto la tecnologia digitale Memosens, la quale ha reso possibili varie migliorie. I sensori di pH digitali Orbisint CPS11D, ora possono essere tarati in laboratorio e i dati di taratura vengono salvati direttamente nella testa dei sensori. I sensori ora possono essere utilizzati con qualsiasi cavo Memosens digitale e trasmettitore Memosens in campo.

 

I risultati raggiunti

L’Azienda ha così potuto ottenere:

  • una differenza qualitativa tra taratura di laboratorio e in campo;
  • continuità della produzione, grazie ai sensori di pH pretarati;
  • i sensori rimangono in servizio più a lungo, poiché vengono sostituiti solo quando effettivamente necessario, non in base alle ore totali di utilizzo.

L'impianto di trasformazione del latte: gestione delle acque reflue

Il cliente

Il secondo caso studio analizzato riguarda la più grande impresa di trasformazione del latte in Svizzera. Lo stabilimento a ovest di Zurigo, produce latte in polvere e mozzarella. In linea con il concetto di sostenibilità del caseificio premium, l’Azienda applica anche l’alta efficienza energetica al suo processo di trattamento delle acque reflue.

La sfida

La società è impegnata a ridurre al minimo l'onere che le sue attività produttive pongono sull’ambiente.

Gli obiettivi erano quindi:

  • chiarificare in modo sostenibile le acque reflue, con una riduzione di oltre il 95% della domanda chimica di ossigeno (COD);
  • raggiungere un notevole risparmio energetico.

Ciò significava ridurre l'elevato carico di COD da 5.000 mg/l a circa 300 mg/l nell'ICR (Internal Circulation Reactor) situato a monte del processo produttivo, e successivamente ridurre il COD a circa 15mg/l nell’SBR (Sequencing Batch Reactor).

 

La soluzione

I sistemi di Endress+Hauser garantiscono un processo di pulizia efficace nei reattori sequenziali:

  • il sensore ottico digitale Oxymax COS61D assicura una rapida e continua misura dei livelli di ossigeno nelle acque di scarico;
  • il trasmettitore multicanale Liquiline CM44 trasferisce i valori alla sala controllo.

Il risultato è che il processo di pulizia viene supportato in modo affidabile e allo stesso tempo viene limitata la costosa fornitura di ossigeno. Inoltre, il monitoraggio del pH attraverso i sensori Orbisint CPS11D previene la fermentazione nelle acque reflue.

I risultati raggiunti

Attraverso i prodotti e il know how fornito da Endress+Hauser, l’Azienda ha potuto:

  • Ottenere il 40-50% di risparmio energetico nel processo di trattamento delle acque reflue, grazie alla precisa regolazione dell'apporto di ossigeno;
  • risparmiare sui costi in tutte le fasi del processo;
  • monitorare in modo simultaneo più punti di misura e parametri, utilizzando trasmettitori multicanale.

Se vuoi saperne di più sulle analisi chimiche a livello industriale, ti consigliamo anche l'articolo "Analisi chimiche industriali: principi, strumenti e soluzioni".

 

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