
Il biometano avanzato rappresenta una frontiera molto interessante nell'ambito dell'energia sostenibile, poiché offre una soluzione per affrontare due sfide molto importanti nel nostro tempo: quella ambientale e quella energetica.
Tra le varie forme di biocarburanti, inoltre, anche la liquefazione del biometano si sta affermando come una tecnologia promettente, offrendo una soluzione innovativa per la produzione di carburanti ecologici.
Ma di cosa si tratta nella specifico? Qual è la differenza tra biometano e biometano avanzato? Scoprilo in questo articolo.
Indice:
- Biometano avanzato: da cosa si produce
- Biometano avanzato: il processo di produzione
- Il potenziale del biometano avanzato
Il biometano avanzato, è una forma di biocombustibile prodotta attraverso il processo di trattamento e purificazione del biogas derivato dalla decomposizione di materiale organico, un po’ come il biometano normale. La differenza è la materia prima con la quale si produce: per il biometano avanzato viene ottenuto esclusivamente dalle materie elencate nella parte A dell’allegato VIII al Decreto Legislativo n. 199/2021, e cioè:
Come per il biometano tradizionale, il biometano avanzato viene prodotto principalmente attraverso la digestione anaerobica, un processo biologico in cui i batteri decompongono la materia organica in assenza di ossigeno, producendo biogas. Questo biogas deve poi essere sottoposto a un processo di purificazione (upgrading), che comprende la rimozione dell'anidride carbonica, dell'umidità e di altre impurità, per ottenere biometano avanzato di alta qualità. Un approfondimento sul processo produttivo si trova all'articolo “Impianto biometano: come funziona”.
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Il potenziale totale teorico di biometano avanzato, calcolato da uno studio di ENEA con dati aggiornati al 2016 è di circa 6,2 miliardi di m3 all’anno di biometano avanzato, ovvero un valore che ha lo stesso ordine di grandezza del gas naturale di origine fossile prodotta in Italia nel 2016 (6,0 miliardi di m3) e che è pari a circa l’8,7% dei consumi totali dello stesso anno (70,9 miliardi di m3). Perché potenziale “teorico”? Perché non tiene conto di un possibile uso alternativo dei substrati, ad esempio l’uso diretto (per “lasciato in campo”, combustione o compostaggio), o di filiere di produzione di prodotti bio-based (ad esempio bio-polimeri, bio-lubrificanti, bio-diesel, altri intermediari di processi chimici ecc.) o di altri biocarburanti. I dati restano comunque promettenti.
In conclusione, il biometano avanzato rappresenta una risorsa preziosa nel panorama dell'energia sostenibile, che come il biometano ottenuto da altre risorse offre una serie di vantaggi ambientali ed economici.
Con la crescente attenzione verso la riduzione delle emissioni di carbonio e la transizione verso fonti energetiche rinnovabili, il biometano avanzato è una soluzione promettente per soddisfare le esigenze energetiche del futuro, che gode anche di incentivi per la produzione.
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