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Direttiva ETS fase IV: i punti essenziali

31/10/2019 da Endress+Hauser, pubblicato in Soluzioni Energy

Direttiva ETS fase IV: i punti essenziali

Posted by Endress+Hauser on 31/10/2019

Nel 2015 la Commissione europea ha avviato il processo di revisione della fase IV dell'UE ETS, in un momento in cui il prezzo del carbonio generato dal sistema era relativamente basso rispetto ai livelli precedenti. L'accordo finale sul pacchetto di revisione, adottato all'inizio del 2018, definisce le norme ETS dell'UE per il prossimo decennio. Quali sono le prospettive dell'attuale fase IV? Ecco gli elementi principali.  

In questo articolo parleremo di:

  • Emission Trading System: la fase IV 2021-2030
  • I cambiamenti della fase IV

 

Direttiva_ETS_emission_trading_system

 

Emission Trading System: la fase IV 2021-2030

Il quadro politico dell'Unione Europea per il clima e l'energia per il 2030 ribadisce la strategia di decarbonizzazione e ne estende gli obiettivi.

I principali da raggiungere sono:

- ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 43% (rispetto ai livelli del 2005);

- raggiungere almeno una quota del 27% per le energie rinnovabili;

- migliorare l'efficienza energetica almeno del 27%.

L'obiettivo della fase IV è aumentare il ritmo dei tagli alle emissioni, stabilire norme più mirate sulla rilocalizzazione e finanziare l'innovazione a basse emissioni di CO2 e la modernizzazione del settore energetico.

La riforma della fase IV dell'ETS dell'UE dovrebbe migliorare significativamente il funzionamento del sistema: molte delle caratteristiche della riforma adottata mirano a migliorare la flessibilità del sistema, in modo da reagire rapidamente ai cambiamenti e mantenere un corretto equilibrio del mercato, che è stato uno dei principali difetti del sistema nelle fasi precedenti.

 

Direttiva_ETS_emission_trading_system

 

I cambiamenti della fase IV

In termini di miglioramento dell'equilibrio del mercato e rafforzamento della politica dei prezzi del sistema, i cambiamenti più significativi sono:

  • l‘aumento dell’LRF (Fattore Lineare di Riduzione), che equivale a un'ulteriore riduzione delle emissioni nei settori coperti dall'ETS di circa 556 milioni di tonnellate nel corso del decennio (al pari delle emissioni annuali del Regno Unito);
  • il raddoppio del tasso MSR (Riserva di Stabilità del Mercato), consentendo un più rapido assorbimento dell'eccedenza esistente, unito al meccanismo di invalidamento, in base al quale le indennità nel MSR sono cancellate a determinate condizioni;
  • la flessibilità nell’adeguare il livello delle aste per aumentare o diminuire la produzione di oltre il 15%;
  • la cancellazione facoltativa di quote, in base alla quale gli Stati membri possono cancellare le quote equivalenti alla cessazione di produzione di elettricità nel loro territorio.

La capacità di adeguare il livello delle aste per aumentare o diminuire la produzione, in particolare, significa che il sistema sarà in grado di reagire prontamente ai futuri cambiamenti economici. Questa disposizione dovrebbe proteggere l'ETS dai futuri shock derivati da crisi economiche, con l'obiettivo di evitare conseguenze simili a quelle osservate all'indomani della recessione globale del 2008.

Ancora più importante, il rafforzamento del MSR, raddoppiando il tasso per i primi cinque anni di attività, permetterà di rafforzare il mercato, mentre l'equilibrio tra domanda e offerta sarà ripristinato in un arco di tempo più breve, riducendo il surplus esistente due volte più velocemente.

L'aumento del fattore di riduzione lineare, dall'1,74% al 2,2%, è un'altra caratteristica che contribuirà a rafforzare il mercato nella fase IV, contribuendo, come detto in precedenza, alla riduzione delle emissioni nel prossimo decennio equivalente a quelle annuali del Regno Unito.

 

In conclusione, le carenze del sistema ETS riscontrate nei primi anni della fase III, legate alla recessione economica, all'impatto delle politiche di sovrapposizione e alla conseguente formazione di un surplus di quote, hanno rallentato l'efficacia del sistema negli ultimi anni. 

Molti degli elementi inclusi nella riforma della fase IV mirano a rimediare alle problematiche riscontrate in passato: l’ETS rimarrà lo strumento principale per guidare la decarbonizzazione in Europa fornendo le basi ideali per guidare gli investimenti e l'innovazione verso basse emissioni di carbonio.

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