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Atex: le direttive per la protezione dalle esplosioni

09/09/2022 da Endress+Hauser, pubblicato in Sicurezza impianti

Atex: le direttive per la protezione dalle esplosioni

Posted by Endress+Hauser on 09/09/2022

Atmosfera esplosiva: in molti settori industriali vi è preoccupazione per la presenza di elementi infiammabili o potenzialmente esplosivi come gas, vapori, nebbie o polveri. Queste sostanze combustibili possono generare un'atmosfera potenzialmente esplosiva in presenza di ossigeno, e le esplosioni provocate in caso di innesco possono causare gravi infortuni o danni alle strutture.

I paesi più industrializzati hanno sviluppato varie misure di protezione per prevenire il rischio di esplosione, sotto forma di norme, regolamenti e standard elaborati al fine di conseguire un elevato livello di sicurezza all'interno degli impianti. Qui approfondiamo la direttiva ATEX. 

 

Sicurezza e disponibilità nell'industria chimica

 

Indice:
- ATEX: cos’è e cosa significa
- ATEX: classificazione in zone
- ATEX: classificazione delle apparecchiature
- ATEX: i prodotti certificati di Endress+Hauser

 

 

- ATEX: cos’è e cosa significa

La parola ATEX deriva dalla crasi dal francese ATmosphères EXplosives, atmosfere esplosive, ed è il nome che raggruppa due direttive emanate dall'Unione Europea:

2014/34/EU (ATEX 114) per la regolamentazione di apparecchiature destinate all'impiego in zone a rischio di esplosione;

1999/92/CE (ATEX 153) per la sicurezza e la salute dei lavoratori in atmosfere esplosive. 

 

Quando le apparecchiature elettroniche o elettriche di qualsiasi tipo sono destinate all'uso in un’area pericolosa, quindi, devono obbligatoriamente essere certificate ATEX.

Nel recepimento di tali criteri nelle normative nazionali, i singoli stati possono adottare criteri a più ampio spettro: il datore di lavoro è  tenuto a stabilire dove sussistono rischi di esplosione nell'ambito dello stabilimento, classificare le aree a rischio di esplosione in zone, e registrare nel “documento sulla protezione contro le esplosioni” tutte le misure adottate per tutelare il personale contro il rischio di esplosione.

 

- ATEX: classificazione in zone 


Le atmosfere potenzialmente esplosive vengono classificate in zone per facilitare la scelta delle attrezzature più adatte e la progettazione di impianti elettrici idonei. Tali zone vengono classificate sulla base della probabilità che si generi un’atmosfera potenzialmente esplosiva, e le specifiche per la classificazione in zone sono riportate 

  • nella IEC EN 60079-10 per quanto riguarda i gas potenzialmente esplosivi;
  • nella IEC EN 61241-10 per le aree con polveri combustibili. 

La suddivisione avviene come segue: 

Gas, vapori 

  • Zona 0. Luogo dove è presente continuativamente, frequentemente o per lunghi periodi un'atmosfera potenzialmente esplosiva costituita da una miscela di aria e sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia. 
  • Zona 1. Luogo dove durante il normale funzionamento è probabile che occasionalmente si generi un'atmosfera potenzialmente esplosiva costituita da una miscela di aria e sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia. 
  • Zona 2. Luogo dove non è probabile che si verifichi la presenza di un'atmosfera potenzialmente esplosiva costituita da una miscela di aria e sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia in condizioni di funzionamento normale, ma qualora si verifichi, potrà persistere solo per un breve periodo. 

direttiva ATEX

 

Polveri 

  • Zona 20. Luogo dove è presente, durante il funzionamento normale, continuativamente o per lunghi periodi, un’atmosfera potenzialmente esplosiva per la presenza di una nube di polveri combustibili nell'aria. 
  • Zona 21. Luogo dove è possibile, durante il funzionamento normale, che si formi un’atmosfera potenzialmente esplosiva per la presenza di una nube di polveri combustibili nell'aria. 
  • Zona 22. Luogo dove non è probabile, durante il funzionamento normale, che si formi un’atmosfera esplosiva per la presenza di una nube di polveri combustibili nell'aria, ma, qualora si verifichi, potrà persistere solo per un breve periodo. 

 

- ATEX: classificazione delle apparecchiature

La direttiva ATEX classifica le apparecchiature in gruppi e categorie che sono definiti dalla marcatura apposta sull’apparecchiatura. 

La suddivisione delle apparecchiature in gruppi tiene conto del grado di protezione e del campo di applicazione delle apparecchiature (in conformità alla direttiva ATEX 114).

Le apparecchiature con una potenziale fonte d’innesco che può provocare un’esplosione devono quindi essere sottoposte a una valutazione dei rischi di esplosione. Sulla base di quest’ultima, si dovranno adottare delle misure in linea con i requisiti di sicurezza base, al fine di escludere il rischio di innesco da tale apparecchiatura.

 

  • ATEX: apparecchiature Gruppo I

Questo gruppo comprende le apparecchiature elettriche per miniere esposte al rischio di sprigionamento di grisù. Le apparecchiature del Gruppo I sono ulteriormente suddivise in due categorie: 

- Categoria M1, dove le apparecchiature possono rimanere in funzione in seguito al verificarsi di un'atmosfera potenzialmente esplosiva, poiché sono caratterizzate da un elevato grado di sicurezza;

- Categoria M2, dove le apparecchiature hanno un grado di sicurezza elevato, ma devono poter essere spente qualora si sviluppi un’atmosfera potenzialmente esplosiva. 

 

  • ATEX: apparecchiature Gruppo II

Questo Gruppo comprende apparecchiature destinate all'impiego in luoghi resi potenzialmente pericolosi dalla presenza di atmosfere esplosive con gas o polveri. Le apparecchiature del Gruppo II sono suddivise in base all’occorrenza di un'atmosfera pericolosa potenzialmente esplosiva nell’area di utilizzo prevista: 

  • IIA - gas tipico: propano;
  • IIB - gas tipico: etilene;
  • IIC - gas tipico: idrogeno. 

Le misure di protezione richieste dipendono dal livello di sicurezza richiesto in ciascun caso. 

 

  • ATEX: apparecchiature Gruppo III

Le apparecchiature destinate all’impiego in aree con atmosfere potenzialmente esplosive per la presenza di polveri sono state classificate nel Gruppo III, introdotto con la standardizzazione IEC, che rappresenta quindi una novità nella marcatura delle apparecchiature “Ex” polveri. 

Le apparecchiature elettriche del Gruppo III sono ulteriormente suddivise in base alle caratteristiche delle polveri potenzialmente esplosive a cui sono destinate: 

  • IIIA - sostanze volatili combustibili;
  • IIIB - polveri non conduttive;
  • IIIC - polveri conduttive. 

 

Le apparecchiature dei gruppi sopra descritti sono contraddistinte da una marcatura con un codice indicante l'atmosfera potenzialmente esplosiva in cui possono essere utilizzate. La protezione per atmosfere esplosive per la presenza di gas è indicata dalla marcatura “G”, mentre la lettera “D” è utilizzata per le atmosfere combustibili con polveri (Dust). 

 

In alcuni casi è possibile riportare anche un’indicazione mista, con più categorie.

Ad esempio, la marcatura II 1/2 G o 1/3 G indica che una parte dell'apparecchiatura (ad esempio un elemento sensibile) soddisfa i requisiti della Categoria 1, mentre un’altra parte (ad esempio un corpo del sensore con l'elettronica) soddisfa i requisiti della Categoria 2 o 3. Questa suddivisione in categorie è frequentemente utilizzata sulle apparecchiature adatte all’installazione nelle pareti dei serbatoi (= delimitazione zone; esempio: interno Zona 0, esterno Zona 1; oppure interno Zona 0, esterno Zona 2). La stessa marcatura è anche utilizzata per applicazioni in atmosfere combustibili con polveri. 

marcatura ATEXUn esempio di marcatura ATEX.

 

- ATEX: i prodotti certificati di Endress+Hauser


Endress+Hauser, leader globale negli strumenti per l’automazione di processo, vanta un esteso portfolio di strumenti coperti da certificazioni internazionali (IECEx, ATEX, CSA, FM, NEPSI), con vari tipi di protezione come la sicurezza intrinseca, la protezione contro le esplosioni e approcci progettuali atti a soddisfare le diverse esigenze di rischio.

 

Logo ATEXAd esempio, gli strumenti di Endress+Hauser sono certificati per le concentrazioni di gas e le temperature più critiche. Possono essere installati in Zona 0 (gas) e Zona 20 (polveri). Sulla base del principio di limitare la corrente e la tensione in un circuito, Endress+Hauser propone una gamma di dispositivi a sicurezza intrinseca. Anche per la misura di portata si può contare su risultati stabili e sicuri grazie a strumenti a due fili a sicurezza intrinseca per tutte le tecnologie di misura come Coriolis, elettromagnetica e ad ultrasuoni. 

 

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Sicurezza e disponibilità nell'industria chimica