I miglioramenti più efficaci nei processi di manutenzione iniziano con il coinvolgimento del board direttivo. Per massimizzare gli impatti positivi di una strategia di Plant Asset Management (PAM) su un processo di manutenzione, è innanzitutto necessario incorporare gli strumenti nel processo. L’utilizzo dei moduli di un PAM come parte delle procedure di lavoro standard (SWP) dell’azienda si traduce così in una standardizzazione misurabile in modo che la direzione possa fare un confronto e basarsi sui miglioramenti necessari.
Un piano PAM è una soluzione per il monitoraggio degli impianti, e una strategia adeguata dovrebbe disciplinare tutti gli aspetti delle operazioni e della manutenzione, seguendo l’intero ciclo di vita degli asset, dalla messa in servizio fino alla sostituzione. Le procedure di lavoro standard definiscono il processo passo dopo passo, impegnando il personale operativo e i tecnici di manutenzione che devono essere ugualmente coinvolti.
Indice:
- Plant Asset Management: come può aiutare in impianto
- Plant Asset Management: le componenti base
- Plant Asset Management: l’importanza di strumenti e valvole di controllo
Integrare un progetto di PAM già durante la costruzione dell’impianto è la migliore pratica al fine di ridurne i costi e migliorarne la sicurezza e l'efficienza. Molte delle attività odierne che necessitano di un intervento sono state costruite negli ultimi cinque anni e dispongono già di una strumentazione digitale all’avanguardia, ma questo non è sufficiente.
Ad esempio, alcuni impianti petroliferi e del gas in Alberta (Canada) utilizzano la strumentazione HART, Profibus e Foundation Fieldbus; queste nuove tecnologie sono già in atto. Sfortunatamente, la maggior parte delle operazioni non ha implementato un sistema PAM centrale per la strumentazione, sebbene la strumentazione fornisca “occhi e orecchie” agli operatori nelle sale di controllo. Inoltre, le stesse operazioni in esecuzione hanno passaggi nel loro SWP esistente che si applicano solo alla manutenzione convenzionale 4...20 mA.
Ci sono tre componenti di base necessari per implementare un sistema PAM:
• Dispositivi da campo intelligenti: sensori e dispositivi di controllo
• Un protocollo di comunicazione aperto e standardizzato: il veicolo per fornire informazioni sul dispositivo in entrata e in uscita verso il sistema PAM
• Infine, è necessario il software PAM, tipicamente una suite di strumenti basati su PC che consentono:
Senza un sistema di Plant Asset Management implementato e abilitato ad accedere alle informazioni dai dispositivi di campo intelligenti, la capacità di ridurre i costi, migliorare la disponibilità dell'impianto e l'affidabilità degli asset è un’opportunità persa.
Anche se gli strumenti e le valvole di controllo tendono a rappresentare una piccola percentuale nelle voci del capitale complessivo di un impianto, la realtà è che questi strumenti forniscono all’operatore una visione accurata del processo, consentendo di controllarlo. Gli impianti odierni sono costituiti da sempre più strumenti e valvole di controllo: è la quantità di questi dispositivi da campo che può portare a potenziali risparmi operativi. Sebbene gli impianti impieghino molte risorse più costose, quelle in genere rappresentano un rapporto di 1:100 o anche 1:1000 rispetto al vasto numero di strumenti e valvole di controllo. Con una solida gestione di quest’ultimi, unita a un regime di manutenzione predittiva, i risparmi si sommano e possono ammontare a centinaia di migliaia di dollari: strumenti e valvole di controllo ammontano a circa il 27% del budget di manutenzione in un impianto tipo, e possono contribuire in modo determinante a tempi di fermo non pianificati se non manutenuti correttamente.
In conclusione, i reali vantaggi di una strategia di Plant Asset Management si osservano quando gli strumenti di controllo sono dotati di sistemi di allerta precoce integrati. In Endress+Hauser questo viene chiamato “monitoraggio dello stato di salute delle risorse”.
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