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Quality Assurance: cosa vuol dire effettuare il controllo della qualità

05/10/2018 da Endress+Hauser, pubblicato in Servizi di taratura

Quality Assurance: cosa vuol dire effettuare il controllo della qualità

Posted by Endress+Hauser on 05/10/2018

Il ruolo del Quality Assurance Manager è strettamente legato alla gestione della qualità all'interno di un'azienda. Per poter eseguire al meglio le sue mansioni, egli deve utilizzare degli strumenti che permettano di prevedere i processi produttivi e utilizzare le informazioni raccolte per aumentarne continuamente l'efficacia e l'efficienza. La ISO 9001, infatti, tratta anche l'aspetto del miglioramento continuo. Puoi approfondire il tema all'articolo "Certificazione ISO 9001: i punti chiave". Ma qual è lo sviluppo corretto del "controllo qualità"? Esistono almeno sei aspetti da tenere in considerazione: vediamoli insieme. 


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Se sei interessato ad approfondire il tema della qualità interna e la tracciabilità del prodotto, all'interno dell'articolo "Qualità interna e tracciabilità del prodotto: la taratura di portata" abbiamo raccolto tutti gli articoli inerenti al tema per aiutarti a trovare le risposte alle tue domande. 
 

1. I processi

Il primo passo per una corretta applicazione delle buone pratiche per la qualità è definire con chiarezza quali processi monitorare (non solo quello produttivo, ma anche, ad esempio, l'approvvigionamento delle materie prime o dei macchinari adatti alle lavorazioni). In questo modo si possono determinare e documentare tutti i fattori che possono impattare sulla qualità del processo produttivo e dell'output aziendale.

 

2. I dati

Per stabilire quali informazioni si desiderano ottenere dal controllo del processo produttivo, bisogna identificare la tipologia di dati più utile allo scopo. Dati numerici riferiti al peso delle materie prime, alla temperatura di lavorazione, oppure quantità di prodotti processati in un determinato lasso di tempo... Le variabili da tenere in considerazione sono innumerevoli e dipendono dal tipo di processo produttivo. Un aiuto importante viene dalla tecnologia: esistono strumenti (e di conseguenza fornitori) che sono in grado di raccogliere e archiviare elevate quantità di informazioni, i cosiddetti big data, che poi andranno opportunamente analizzati e conservati.

 

3. Le ispezioni

Vi sono sostanzialmente due tempistiche per effettuare un'ispezione del processo produttivo:

  • durante la produzione, a lavorazione in atto, oppure prevedendo un fermo macchine. In questo modo si possono analizzare ed eventualmente correggere le anomalie sul nascere;
  • al termine della produzione, sul prodotto finito. In questo modo non si possono correggere eventuali problematiche e bisognerà mettere in rilavorazione il prodotto oppure provvedere al suo smaltimento in caso di gravi non conformità. 

4. Gli ispettori

I controlli di qualità sul processo produttivo possono essere compiuti da ispettori scelti dal Quality Assurance Manager o dal board aziendale. Nello specifico, possono essere figure dedicate a questa attività, oppure personale che svolge i controlli come mansione straordinaria, e pertanto bisognerà provvedere ad una formazione aggiornata. 

Gli ispettori di controllo, al giorno d'oggi, pur nella crescente complessità dovuta alla quantità di dati disponibili per il monitoraggio (i big data di cui abbiamo parlato al punto 2), possono essere facilitati nel loro compito grazie alla tecnologia per la cosiddetta manutenzione preventiva. Esistono, infatti, procedure di controllo eseguite in modo automatico da alcune strumentazioni, che possono rivelare in autonomia eventuali problematiche del processo produttivo e lanciare una segnalazione. 

 

5. La documentazione

La documentazione associata al controllo dei processi produttivi può variare molto, a partire dal prodotto stesso, per finire con la quantità di dati che si decide di monitorare. Indipendentemente da questi fattori, sarà compito del Quality Assurance Manager definire una linea aziendale per mantenere una documentazione ordinata, lineare, fruibile in maniera immediata (su adeguato supporto cartaceo o digitale), aggiornata e completa. La gestione documentale per attestare la qualità può presentare qualche insidia ed è oggetto di grande interesse per i Quality Manager: per questo sempre più spesso si ricercano partner in grado di provvedere, per la parte che compete loro, al corretto rilascio ed archiviazione della documentazione per la qualità

 

6. Le azioni

Esistono sostanzialmente due tipologie di azioni da intraprendere per monitorare la qualità del processo produttivo:

  • l'output che presenta anomalie può essere rilavorato o smaltito: è il caso delle azioni correttive, che vanno ad incidere su materiale già realizzato;
  • l'output è tenuto costantemente sotto controllo, anche prima di rilevare eventuali non conformità: è il caso delle azioni preventive, che sembrano meno concrete ma sono in realtà le più lungimiranti e, in molti casi, le meno costose da attuare. 

In conclusione, effettuare i controlli per la qualità è un'impresa ricca di elementi da considerare, per la quale va previsto del personale accuratamente formato e un apparato documentale idoneo. Per facilitare il compito, molte imprese adottano come politica interna quella di intrecciare relazioni esclusivamente con fornitori che dispongano delle certificazioni sulla qualità. In questo modo si potrà avere il sostegno di partner certificati, che possono corroborare gli sforzi aziendali nell'ottemperare alle normative. 

Vuoi saperne di più su come fare per mantenere la qualità in azienda, e come arginare la "non qualità"? Clicca sull'immagine qui sotto e ottieni il documento con le domande più frequenti che si pongono i Quality Manager!

 

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