Il valore della domanda chimica d’ossigeno COD (Chemical Oxygen Demand) è un parametro importante per il monitoraggio delle acque reflue, poiché indica la quantità di ossigeno necessaria per l’ossidazione di tutte le sostanze organiche. In questo modo fornisce informazioni sul carico organico totale delle acque reflue.
Il monitoraggio costante della domanda chimica di ossigeno aumenta la sicurezza del processo e per gli impianti di trattamento delle acque reflue industriali supporta un sistema di fatturazione basato sul carico.
Ecco un caso studio sul monitoraggio del COD in modo affidabile ed economico, effettuato con sensore ottico.
Il cliente è un grande caseificio che produce formaggio e siero di latte concentrato partendo da circa 900.000 litri di latte al giorno. Durante l’erogazione del latte, nella produzione del formaggio e nel processo CIP, si formano effluenti con un valore variabile di COD. Questi effluenti vengono raccolti e condotti nel sistema delle acque reflue del caseificio.
Può capitare che parte dei prodotti, così come i pre-prodotti, entrino nell’effluente. Al termine, le acque reflue raccolte vengono scaricate nella rete fognaria comunale. Se il carico COD è troppo alto, potrebbero sorgere dei costi aggiuntivi per il trattamento delle acque reflue.
Lo scopo della misurazione del COD è quindi ottenere una panoramica del carico di COD totale nelle acque reflue sia per monitorare le diverse condizioni operative, sia per rilevare guasti, come perdite di prodotto.
Il cliente era solito raccogliere dei campioni manualmente per misurare il valore del COD in laboratorio, un processo che è piuttosto dispendioso in termini di tempo, e quindi costoso. (Qui si può approfondire la tematica del campionamento acque reflue).
Endress+Hauser ha fornito la soluzione Viomax CAS51D in versione 2mm, un sensore intelligente che permette il funzionamento automatico in diverse condizioni di processo, il quale è stato installato in un canale aperto. A causa del contenuto di grasso presente nell’acqua di scarico, è stata scelta la soluzione detergente TSP, che utilizza acido fosforico per mantenere pulita l’ottica.
Il sensore è stato messo in servizio utilizzando la taratura di fabbrica basata su KHP, visualizzando il valore COD. Un confronto con l’analisi di laboratorio (test in cuvetta) ha mostrato che c’era un fattore 6 tra la misurazione di CAS51D e i risultati di laboratorio.
Bisogna tenere conto del fatto che devono essere raccolti e analizzati diversi campioni per ottenere un risultato attendibile: il fattore è quindi una media di questi risultati di misurazione. A volte la concentrazione del campione era così alta da raggiungere il limite dei test in cuvetta. Il fattore calcolato è stato quindi inserito nel sistema di controllo del processo (PCS) del cliente. Inoltre, i risultati di laboratorio hanno mostrato che i risultati di Viomax CAS51D sono plausibili fino a valori di 2 g/l.
Il sensore non deve essere installato direttamente dopo l'effluente del processo CIP per evitare temperature elevate, perciò bisogna valutare le specifiche di temperatura.
Grazie alla misurazione ottica online, il cliente può ora monitorare il processo più da vicino e reagire immediatamente a eventuali guasti. Inoltre, si risparmiano i costi per le dispendiose indagini di laboratorio. I risultati sono più affidabili in quanto non dipendono dall’operatore: complessivamente, questo è un miglioramento importante rispetto alle misurazioni in laboratorio.
In conclusione, monitorando il carico COD dell’effluente in un importante caseificio, Viomax CAS51D può dare l'allarme in caso di fuoriuscita di prodotto o altri eventi avversi, evitando così ulteriori oneri fognari. Lo strumento viene installato direttamente nel pozzetto e offre numerosi vantaggi rispetto alla misurazione tradizionale in laboratorio. Vuoi avere più informazioni sul monitoraggio e trattamento delle acque reflue industriali? Clicca sul bottone qui sotto e parla con il nostro esperto!
